Sito Pilota #3: Monti Lucretili
Paese:
Italia
Tipo di patrimonio:
Patrimonio culturale
Proprietari del sito:
Parco regionale dei Monti Lucretili
Gestori del sito:
Parco regionale dei Monti Lucretili e 12 Comuni. Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti
Coordinatore del progetto:
Roma 3
Coordinate:
42.08983 N, 12.87230 E
ARGUS, una nuova occasione per proteggere i siti culturali in zone remote
ARGUS (Non-destructive, scalable, smart monitoring of remote cultural treasures) è un progetto di ricerca europeo che mira a progredire nello sviluppo di strumenti digitali per la conservazione preventiva e il monitoraggio efficace a distanza del patrimonio culturale. I metodi attuali sono insufficienti e rischiano di deteriorare strutture di inestimabile valore documentale e identitario, particolarmente minacciate dai cambiamenti climatici e dall'attività antropica. Questa ambiziosa iniziativa, che unisce la gestione del patrimonio all'intelligenza artificiale e alla tecnologia d'avanguardia, promette un salto di qualità nella conservazione del patrimonio, garantendo la longevità del patrimonio culturale materiale. Nell'arco di tre anni, ARGUS intraprenderà una missione per ridefinire la conservazione del patrimonio.
Queste tecnologie innovative saranno testate in cinque diversi casi pilota in Europa (argus-project.eu/pilot-sites). Scopri cosa stiamo realizzando per i Monti Lucretili in Italia.
Descrizione del sito pilota
L'area dei "Monti Lucretili" è un distretto montuoso a nord-est di Tivoli, Roma, inserito nel Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili. È costituito da ampie aree boschive e da formazioni carsiche legate alla scarsa presenza di acque superficiali, che si concentra in rare aree paludose. Si osserva una relazione dinamica e multiforme tra le attività antropiche e la copertura forestale nel corso del tempo, con modifiche nello sfruttamento delle aree montane, periodi di intenso allevamento e un elevato sfruttamento della copertura legnosa per la produzione di carbone che hanno portato alla deforestazione.
L'uso delle "macere" (muri a secco - patrimonio immateriale dell'UNESCO) è molto diffuso e costituisce una presenza diacronica nel paesaggio dell'area, con grandi problemi di conservazione. I siti archeologici conosciuti nell'area sono principalmente siti di alta quota, spesso di difficile accesso o caratterizzati dalla presenza di vegetazione infestante.
Quattro sono i siti principali che verranno presi in considerazione in ARGUS: (1) La cosiddetta "Villa di Orazio", una villa romana nella Valle del Licenza, non regolarmente aperta al pubblico, a causa delle difficoltà di manutenzione. (2) Il castello medievale di Montefalco (XI-XIV secolo), nella zona montana a circa 900 m s.l.m. (3) L'eremo rupestre detto "Conventillo" (XII-XVIII secolo) sulla falesia calcarea del versante meridionale del Monte Morra (4) I muri a secco, detti "macere", diffusi nel paesaggio lucretile. In particolare, quelli che circondano il castello di Montefalco sono stati selezionati come campione significativo, in quanto comprendono sia muri di terrazzamento sia antiche delimitazioni di proprietà su pendii scoscesi.
Principali minacce
Il patrimonio culturale è esposto a instabilità delle strutture associata a cedimenti del terreno e a fenomeni di dissesto idrogeologico e di erosione del suolo, oltre che a una vegetazione estremamente infestante e in alcuni casi a restauri obsoleti e al degrado naturale dovuto alla mancanza di manutenzione.
Principali obiettivi da raggiungere con gli interventi di ARGUS
- Elaborare un piano d'azione basato su un monitoraggio attento e mirato e sulla valutazione dei rischi crescenti, sull'individuazione delle priorità di intervento in vista di un'azione di conservazione olistica dedicata al palinsesto paesaggistico
- stabilire strategie di riduzione dei processi erosivi e dei rischi di subsidenza, nonché di prevenzione della vegetazione infestante senza impattare sul microambiente.